Una caldaia che ha più di 15 anni merita qualche attenzione in più, questo è sicuro. Ma va necessariamente sostituita? Non è detto.
Parliamo ovviamente di impianti termici di grandi dimensioni, ad uso condominiale, progettati e installati per gestire più unità abitative: un tema “scottante” questo delle caldaie datate, perché specialmente in questo periodo pre-invernale circolano tante informazioni, normative, ispezioni ed è naturale preoccuparsi. Per non parlare dell’importanza sia di limitare le emissioni inquinanti e sia di garantire il benessere dei propri condòmini!
Da qualche anno in Italia sono entrate in vigore le direttive europee 2005/32/CE per l’Ecodesign e 2012/27/UE per l’efficienza energetica. Si tratta di un passo importante per garantire la sostenibilità dei condomìni nel nostro paese, visto l’impatto ambientale del riscaldamento (e raffreddamento) degli edifici. Quello che pochi sanno, però, è che in realtà questa legge non impone direttamente alcun obbligo di sostituzione della caldaia. Quello che è scattato dal 2015, è l’obbligo per i produttori di caldaie di terminare la produzione delle tradizionali caldaie a camera stagna, a favore delle caldaie a condensazione, sensibilmente più efficienti (fino al 30% di risparmio energetico). Risultano quindi a norma i sistemi pre-2015 funzionanti, anche se con la vecchia tecnologia.
Ma andiamo nello specifico: partiamo dalla normativa regionale in materia di caldaie sopra i 15 anni. Cosa dice in realtà?
La Normativa vigente in Lombardia DGR 9/2601 del 30/11/2011, prevede delle alternative alla sostituzione della caldaia con più di 15 anni di età. In particolare, puoi:
- Dimostrare che il valore dell’efficienza globale media stagionale dell’impianto termico centralizzato è superiore ad un valore tecnico prestabilito. Nel caso in cui non sia raggiunto il valore entro il 31/7 della stagione termica successiva, bisogna sostituire la caldaia e darne comunicazione all’Ente competente, oppure
- sostituire il/i generatore/i di calore di età superiore ai 15 anni secondo le disposizioni vigenti, se l’operazione è economicamente sostenibile, e darne comunicazione all’Ente Locale competente, come previsto dalle presenti disposizioni; oppure
- dimostrare la diseconomicità della sostituzione del generatore di calore individuando e realizzando interventi diversi che consentano il rientro nei limiti dell’efficienza globale media stagionale dell’impianto termico.
Appare quindi opportuno (e anzi necessario) affidarsi a tecnici certificati, aggiornati sulle normative e specializzati nella verifica dell’efficienza degli impianti tecnici condominiali.
Noi di MMGestioni operiamo in questo settore da decenni e abbiamo selezionato esperti del settore a cui ci affidiamo ogni anno – per garantire ai nostri clienti la sicurezza di avere condòmini sicuri e “al calduccio”.