Iniziamo col chiarire cosa si intende per catasto: questo altro non è che un elenco di tutti i beni immobili, terreni o fabbricati, che esistono sul territorio italiano. L’elenco riguarda sia i beni dello Stato, quindi pubblici, che quelli dei privati cittadini.
Di questi beni vengono specificate tutte le caratteristiche tecniche e la superficie occupata, ed è sempre presso il catasto che è possibile consultare tutte le variazioni subite dall’immobile o dal terreno nel corso del tempo. Oggigiorno tutta la documentazione (o quasi!) viene conservata in formato elettronico e quindi diventa facile, per chi lo necessita, accedervi.
Quando un immobile viene modificato, il professionista che si occupa della pratica catastale deve necessariamente comunicare all’agenzia del territorio la variazione catastale avvenuta.
Ma procediamo con ordine, e vediamo insieme cosa comporta la richiesta di una variazione catastale e la presentazione di tale documento.
Innanzitutto va specificato che una variazione catastale viene effettuata quando lo stato dell’immobile è diverso da quello presente in catasto per i più diversi motivi. La variazione catastale è molto importante, anzi fondamentale, all’atto di una compravendita di un immobile, ad esempio.
Come primo step è sicuramente necessario effettuare un sopralluogo, proseguire con le verifiche dimensionali, il disegno informatico della variazione subita dall’immobile e presentare le pratiche DOCFA (Documento Catasto Fabbricati).
Secondo il decreto legge 78/2010 infatti è obbligatorio accertare che lo stato dell’immobile al catasto corrisponda esattamente a quanto dichiarato nella documentazione catastale registrata dal proprietario. Nel caso in cui non sia così, vi è la possibilità di un riaccatastamento entro i termini di legge per richiedere la conformità catastale.
Quando il proprietario o la destinazione d’uso di un immobile cambia, si presenta la necessità di una voltura catastale da eseguire entro 30 giorni dal cambio avvenuto.
Ma di cosa parliamo esattamente quando facciamo riferimento alle pratiche DOCFA?
Il DOCFA è lo strumento istituito dal catasto dello Stato italiano per aggiornare lo stato dei fabbricati. Istituto dall’Agenzia del territorio, il DOCFA serve a prendere in carico tutte le informazioni per accatastare gli immobili, fabbricati, terreni e così via.
Questo giusto per riassumere gli aspetti generali: certo in un solo articolo non è possibile dissipare tutti i dubbi relativi alle pratiche catastali: per info più specifiche contattaci e sapremmo supportarti in questo iter complesso!